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Trento, 8 settembre 2008
Il collegamento San Martino-Rolle non devasti l’area dei Laghi di Colbricon
Proposta di mozione presentata da Roberto Bombarda
consigliere provinciale dei Verdi e Democratici del Trentino

Con lettere del 4 settembre scorso le Associazioni ambientaliste del Trentino hanno chiesto rispettivamente al Presidente della Giunta provinciale Lorenzo Dellai ed al Comitato per l’Ambiente un incontro urgente e la sospensione della procedura di VIA n. 25/2007 relativa ai progettati impianti per il collegamento sciistico San Martino – Passo Rolle. Nelle loro richieste le Associazioni hanno fatto riferimento alla manifestazione che si è svolta il 30 e 31 agosto scorsi ai laghi di Colbricon, promossa per raccogliere le opinioni sul progettato impianto che collegherebbe la località Malga Ces a Passo Rolle, passando sul fianco ovest della Cavallazza ed a circa 400 metri dai laghi di Colbricon. L’incontro promosso da “Primiero Viva” ha ottenuto l’adesione di una quindicina di gruppi e associazioni ambientaliste. Sulla riva ovest dei laghi sono convenuti, oltre a rappresentanti delle associazioni, numerosi cittadini del Primiero, delle Valli di Fiemme, Fassa, Adige, Sole e Giudicarie, alcuni amministratori locali e comprensoriali, impiantisti e operatori, direttori ed ex-presidenti di Parchi Naturali (Paneveggio e Dolomiti Bellunesi), con partecipazione in entrambe le giornate di consiglieri provinciali. “Quasi la totalità degli intervenuti ha messo in luce i noti e già sottolineati elementi critici del progetto sia ambientali, economici e funzionali”, sottolineano nelle loro lettere le Associazioni ambientaliste. “La manifestazione – hanno ricordato - ha dato visibilità alla localizzazione del tracciato di progetto, previsto in zona delicatissima sotto il profilo ambientale con devastante impatto paesaggistico; in palese contrasto con la normativa di gestione del Parco e con la normativa europea sulle zone S.I.C. Preoccupante l’irragionevole insostenibilità economica e le scarse ricadute sulla collettività. Al centro delle critiche, inoltre, la dichiarazione di “mobilità alternativa” assegnata all’impianto, smentita con evidenza dalla dislocazione decentrata rispetto al centro abitato, dalla palese stagionalità d’uso invernale. Gravi lacune di progettazione sono state riscontrate, nel mancato studio della pista di rientro e dei percorsi alternativi, più volte proposti lungo l’asta del Cismon, questo sì percorso realmente utilizzabile in alternativa al trasporto su gomma”. “E’ evidente - concludono le Associazioni - che il progetto in esame non risponde né alle esigenze di compatibilità ambientale, né alle reali necessità della popolazione locale, come confermano le numerose voci critiche emerse sulla stampa e negli incontri pubblici in Primiero di cittadini, di consiglieri comunali, di rappresentanti del mondo della cultura e recentemente anche di operatori economici del settore alberghiero, dichiaratisi contrari”.

Ciò premesso

il Consiglio impegna la Giunta provinciale

1. ad accogliere le richieste ambientaliste concedendo un urgente incontro;

2. a sospendere nel frattempo l’esame della VIA n° 25/2007, all’ordine del giorno del Comitato per l’Ambiente nella seduta del 10 settembre, in attesa di un necessario ed ulteriore approfondimento tecnico e di un confronto pubblico preventivo con la popolazione del Primiero.

Cons. prov. dott. Roberto Bombarda

     

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